Carlos Gomez

Romics d'Oro della II edizione

Provvisto di un segno piacevolmente classico, tutt'altro che datato, l'argentino Carlos Gomez (Cordoba, 1964) aggiorna - forte di una perfetta conoscenza dell'anatomia umana - l'imprescindibile lezione di maestri del fumetto avventuroso latinoamericano quali Alberto Breccia, Juan Zanotto, Francisco Solano Lopez, Enrique Breccia e, ovviamente, Alberto Salinas, da cui ha ricevuto in eredità il ruolo di realizzatore grafico di Dago. Osservando il lavoro che Gomez ha sin qui svolto sul fascinoso personaggio creato da Robin Wood, balza immediatamente all'occhio la sua rara abilità nel delineare le fisionomie dei personaggi: si veda, a questo proposito, la ragguardevole varietà di tipi e di caratteri che egli riesce a proporre nelle sue tavole. Appare altrettanto evidente che il maggiore scarto in avanti compiuto da Gomez rispetto ad Alberto Salinas sia rappresentato dalla scelta delle inquadrature, i cui tagli risultano adesso decisamente più arditi e "moderni" di quanto non accadesse in passato. Gomez conferisce maggiore robustezza al suo tratto plastico e pulito con dei tratteggi lievi, che fanno risaltare i volumi senza mai appesantire la vignetta o attenuare la dinamicità dell'insieme. Le migliaia di affezionati lettori che, in Italia, seguono le vicende del "giannizzero nero" sui periodici della casa editrice Eura possono insomma dormire sonni tranquilli: l'indimenticabile Alberto Salinas ha trovato in Carlos Gomez un degno successore, capace di perpetuare al meglio la gloriosa tradizione della historieta argentina.